Edvige di Polonia
La Re Santa, la prima e unica sovrana polacca, un personaggio che è diventato simbolo della Polonia e contornato da leggende e miracoli, qui raccontato per voi
Edvige di Polonia nacque tra il 1373 e il 1374 a Buda, in Ungheria. Ultima di tre figlie di Luigi I il Grande, re di Polonia e di Ungheria, il quale, non avendo eredi maschi, si assicurò la successione delle figlie grazie a un accordo con i nobili polacchi (Privilegio di Koszyce). Da allora le figlie divennero molto desiderabili ai sovrani stranieri. La sorella di Edvige, Maria, fu data in sposa a Sigismondo di Lussemburgo, futuro Imperatore del Sacro Romano Impero. Edvige, invece fu promessa al figlio del duca d’Austria, Guglielmo d’Asburgo, del quale era più giovane di soli tre anni (cosa non scontata per l’epoca!) e andò a Vienna per due anni. La sorella maggiore, Caterina, morì nel 1378.
Incoronazione
Alla morte di Luigi, nel 1382, Maria fu incoronata regina d’Ungheria, con la madre Elisabetta che le fece da reggente. Ma il popolo polacco non accettava che il proprio sovrano fosse all’infuori dei propri confini. Pertanto Elisabetta designò Edvige come sovrana di Polonia, ma aveva paura a mandare la figlia di appena 9 anni per i Carpazi e cercò di temporeggiare, ma frattanto in Polonia si susseguivano ribellioni e nel 1384 i nobili Polacchi decisero che se Edvige non fosse arrivata entro due mesi, avrebbero eletto da soli Siemowit di Masovia come proprio Re.
Elisabetta fu costretta a cedere e Edvige arrivò a Cracovia e fu incoronata il 16 ottobre 1384. Nelle cronache viene chiamata Re, questo si pensa sia per il desiderio dei nobili polacchi di non far avere ad altri tale titolo, anche se alcuni ne dubitano, indicando che Re si riferisse al fatto che Edvige fosse la regina regnante. Nessuno si oppose e tutti acclamarono Edvige come propria sovrana.
Il rifiuto di Gugliemo
Dopo l’incoronazione i nobili polacchi decisero che il matrimonio con Guglielmo d’Asburgo non avrebbe protetto il regno dalla minaccia dei Lussemburghesi, e fu consigliato a Edvige di sposare Jagellone, Re di Lituania, pagano, che all’epoca era ben più grossa di oggi.
Gli emissari lituani non tardarono di arrivare e i nobili e la Re approvarono il matrimonio tra giugno e luglio 1385.
Intanto però, il duca d’Austria richiese che il matrimonio fosse consumato fra Edvige e Guglielmo nonostante Edvige avesse circa 11 anni. Quando Guglielmo tentò di accedere al castello di Wowel, a Cracovia, gli storici affermano che l’ingresso gli fu sbarrato e potettero incontrarsi solo in un convento francescano. Successivamente, secondo lo storico Długosz, Guglielmo fu cacciato in modo vergognoso dal castello, dopo essere entrato nella stanza da letto della Re. Secondo la leggenda, la giovane Edvige, non riuscendo ad uscire dal castello per ricongiungersi a Guglielmo, tentò di rompere la porta disperatamente con un’ascia, senza riuscirci. Guglielmo fu costretto ad abbandonare la Polonia, ma non senza rancore.
Matrimonio con Jagellone
Nell’agosto dello stesso anno, fu firmato l’Unione di Krewo, accordo secondo il quale, Jagellone prometteva di convertire sé stesso e il popolo lituano al cattolicesimo e di pagare 200.000 fiorini a Guglielmo se Edvige lo avesse sposato. Due giorni dopo, i Cavalieri Teutonici, in accordo con Guglielmo, invasero la Lituania. Secondo la leggenda, mentre Edvige pregava dinanzi una croce nera, il Cristo sulla croce iniziò a parlare e gli disse di accettare la proposta di matrimonio, e così accadde il 16 gennaio 1386, dove Jagellone, ora battezzato Ladislao, fu incoronato Re e Signore di Polonia. La polonia divenne una Diarchia, ovvero un governo di due. Edvige mantenne il proprio potere sulla Polonia, mentre Ladislao quello sulla Lituania. I due, nonostante non avere, inizialmente, una lingua in comune, cooperarono grandiosamente, e fra di loro nacque un profondo affetto e riuscirono in fretta ad appacificare le ribellioni nell’alta Polonia. Poco dopo Papa Bonifacio IX inviò un suo legato per ispezionare il matrimonio fra i due e lo riconobbe come sacro. Guglielmo d’Asburgo supportato dai Cavalieri Teutonici insistette affermando che lui avesse già consumato con Edvige, ma il Papa rifiutò l’obiezione, in quanto non poteva aver sbagliato. Questo non fermò i Cavalieri Teutonici, ma Edvige giurò pubblicamente davanti ai Signori polacchi di essersi sposata vergine e di aver dormito solo con Ladislao, allora tutti i nobili riconobbero la validità del matrimonio e supportarono tutti Ladislao.
Intanto però, il Regno di Ungheria, fu invaso da Carlo III di Napoli, il quale spodestò Maria dal trono ungherese. Allora Elisabetta gli propose il suo appoggio e lo invitò nei suoi appartamenti, dove lo fece accoltellare a morte dai suoi servi. Maria fu rimessa sul trono ma per stabilizzare la situazione fu invitato Sigismondo di Lussemburgo a corte. Mentre Sigismondo arrivava, Maria ed Elisabetta furono rapite per l’omicidio di Carlo III. Elisabetta pregò di risparmiare almeno la figlia; ciò le fu accordato ma fu strangolata di fronte a essa. Arrivato in Ungheria, Sigismondo fu incoronato re d’Ungheria il 31 marzo 1387, ma il regno fu ben diverso da quello di Ladislao e Edvige.
Problemi con Sigismondo
Sigismondo subito mise in tavolo trattative con i Cavalieri Teutonici per spartirsi la Polonia. Maria ed Edvige si incontrarono per appacificare la situazione, mentre Sigismondo conquistò Moldavia e Valacchia, i cui nobili, subito dopo il suo ritorno in patria, si ribellarono e diedero il loro supporto alla Polonia. Successivamente Maria morì nel 1395 e poiché l’ereditaria fosse Edvige, Ladislao predispose le truppe polacche per la conquista dell’Ungheria e alcuni nobili ungheresi gli fornirono supporto. Fu raggiunto un accordo secondo il quale Edvige otteneva il titolo ufficiale di ereditiera di Ungheria ma il regno rimase in mano di Sigismondo, il quale però la aiutò contro i Cavalieri Teutonici e anche con loro fu raggiunta la pace.
Edvige era una grande benefattrice dei poveri e dimostrò sempre grande religiosità costruendo decine di chiese. Rifondò persino l’università di Cracovia.
Gravidanza e Morte
All’età di 25 anni, Edvige rimase incinta. Edvige e Ladislao ricevettero doni da tutta Europa e la figlia prese il nome di Elisabetta Bonifacia e fu battezzata dal Papa. Sfortunatamente la bambina morì poche settimane dopo e anche Edvige era in gravi complicanze mediche. Tutti i polacchi pregarono per Edvige, che era considerata la madre spirituale dei poveri e dei deboli, ma quattro giorni dopo la morte della figlia, il suo spirito divenne troppo debole per resistere e diede l’ultimo abbraccio al suo amato Ladislao. Gli consigliò persino con chi sposarsi con Anna di Cilli, nipote di Casimiro il grande: ciò avrebbe consolidato il suo potere al trono.
Dopodiché, la prima regina o re donna di Polonia, morì il 17 giugno 1399. Lei e la figlia furono sepolte insieme nella cattedrale di Wawel, come da lei richiesto nel testamento.
Ladislao, col cuore spezzato andò in Lituania, ma pregato dai nobili polacchi fece ritorno, sposò Anna di Cilli e regnò per altri 35 anni, in un periodo considerato fra i massimi della storia polacca.
Edvige rimase impressa nella memoria polacca per secoli e fu canonizzata come santa nel 1997 da Papa Giovanni Paolo II, polacco anch’egli, per alcuni miracoli compiuti in vita.
Conclusioni
Spero che il personaggio di oggi abbia suscitato la tua attenzione e se ti è piaciuto condividi con degli amici.
Ciao!
L’Era Della Storia
Fonti: https://youtu.be/1O4lHhfIbK8?si=KtZrjPjqVufTbh1V, https://en.wikipedia.org/wiki/Jadwiga_of_Poland,